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Il presidente del Cogeg ci scrive sulla questione scolastica

lunedì 22 novembre 2010, di redazione


Grazzanise - Riceviamo da Pasquale Raimondo, presidente del Cogeg (Comitato Genitori), a cui avevamo chiesto di intervenire sulle vicende della scuola elementare, una nota che volentieri pubblichiamo, scusandoci dell’imprecisione circa il suo ruolo e invitando nel contempo altre figure istituzionali a intervenire a loro volta:

Egregio professore,
la ringrazio per avermi contattato, ma terrei a precisare che non sono il Presidente del Consiglio di circolo ma bensì il presidente del CoGeG. In quest’ultimi giorni si sta tanto parlando della scuola in modo particolare della Don Milani e non mi sono espresso in quanto il mio desiderio era quello di non intervenire su quanto scritto (forse mosso da un ideologia a cui uno si ispira) poichè bisogna agire e non solo parlare.

Con la presente, chiarisco ai lettori alcuni punti.
Il Presidente di Circolo si è dimesso nello scorso anno scolastico sia (a quanto pare) per aver presentato una denuncia per la violazione della L. 626 e successive modifiche in quanto le nostre scuole non sono a norme, sia per delle incompresioni avute all’interno del Consiglio stesso.
Il Cogeg, che si è sempre battuto sulla sicurezza degli edifici, ha chiesto agli organi competenti di effettuare quanto prima possibile e secondo i suggerimenti dei VV.FF, intervenuti nei giorni scorsi, i lavori inerenti le infiltrazioni d’acqua. Il sottoscritto ha parlato personalmente con gli operatori VV.FF., i quali mi riferivano che la "don Milani" non è a rischio di cedimento, ma presentava delle semplici infiltrazioni dovute a lavori non eseguiti adeguatamente. In quella occasioni alla presenza del Capo Ufficio tecnico suggerii di effettuare i lavori al più presto e di non creare enormi disagi agli alunni ed assicurare una continuità didattica. Io penso che non spetta a noi giudicare le modalità dei lavori fatti bensì a persone competenti.

Per quanto attiene i fondi rifiutati, questi fanno parte di proggetti PON messi a disposizioni dalla Comunità europea a cui possono partecipare le istitutzioni scolastiche attraverso bandi di concorsi.
Secondo quanto riferitomi la dirigente non ha rifiutato questi fondi bensì non ha partecipato al concorso poichè una delle clausole era la sua perrmanenza in questo circolo per almeno due anni.
Altri dettagli in merito non li conosco poichè non faccio parte del consiglio di circolo uscente.

distinti saluti
Pasquale Raimondo

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