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venerdì 30 ottobre 2015, di redazione
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Due cittadini bulgari sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria, dai Carabinieri dell’Ispettorato del Lavoro di Caserta - che hanno agito congiuntamente alla Compagnia Carabinieri di Mondragone - nel corso di un servizio di prevenzione all’illecito impiego di manodopera nel settore agricolo.
33 i lavoratori partiti dal centro domizio, che condotti in agro di Villa Literno, su due furgoni avevano iniziato l’attività di raccolta di prodotti agricoli.
A fermare tutto ci hanno pensato i militari dell’Arma - che avevano seguito i mezzi di trasporto - procedendo all’identificazione dei lavoratori.
Di questi ben 30 sono risultati essere di nazionalità bulgara, mentre i restanti tre cittadini ucraini clandestini, tutti in “nero”.
Dalle prime indagini i militari apprendevano che i lavoratori - il giorno prima - erano stati contattati dai conducenti dei mezzi e pattuito con gli stessi il prezzo della prestazione (35 euro giornaliere) decurtato di 4 euro per le spesse di trasporto.
I due furgoni, così come previsto dalla normativa vigente in materia di intermediazione illecita di manodopera, sono stati sottoposti a sequestro.
Dai dati catastali si è risaliti al proprietario del fondo agricolo.
Il servizio dell’altro giorno, rientra in una più vasta operazione di contrasto al “caporalato” – partita dall’inizio di giugno - coordinata dal Comando Provinciale Carabinieri di Caserta, dal Gruppo Carabinieri Tutela del Lavoro di Napoli e dalla Direzione Territoriale del Lavoro di Caserta che - dalle prime luci dell’alba - stanno riversando in tutto l’agro casertano un vasto spiegamento di uomini e mezzi – anche con l’ausilio di elicotteri -
I numeri – come al solito impietosi - parlano di 78 aziende controllate che, complessivamente, avevano alle dipendenze oltre 400 lavoratori di cui ben 312 totalmente in nero, 22 cittadini extracomunitari clandestini e 2 minori illecitamente impiegati.
Particolare attenzione è stata rivolta, anche, all’aspetto sicurezza sui luoghi di lavoro, infatti sono ben 33 i datori di lavoro denunciati all’Autorità Giudiziaria per la specifica violazione, altri 4 per violazione alle norme in materia di immigrazione e 2 per violazione alla normativa sul lavoro minorile.
Complessivamente sono state contestate sanzioni amministrative “per lavoro nero ammontanti a euro 1.140.000,00 circa.
I dati evidenziano un larghissimo utilizzo di manodopera - completamente in nero - (principalmente est europeo – bulgari e rumeni - e italiani) mentre – rispetto agli altri anni - è in calo quella extracomunitaria e clandestina, “soppiantata” – come detto – da bulgari e rumeni - perlopiù donne – che - per i datori di lavoro – sono sicuramente più affidabili degli extracomunitari.
Co. Sta.