Senso civico chiude il suo primo comizio

GRAZZANISE – “Senso Civico” incontra i cittadini in piazza, per fare il punto della situazione dopo 4 anni di attività e presentare le linee programmatiche in vista delle elezioni comunali del prossimo anno. Un comizio che, comunque, - è questo un punto su cui il comitato ha insistito – non era finalizzato a fare propaganda o a rivendicare meriti, ma solo ad incontrare i cittadini.

A rompere il ghiaccio, in questo primo incontro pubblico “tradizionale” del comitato (in passato “Senso civico” aveva sempre incontrato i cittadini con i gazebo), l’intervento di Fabio Petrella. “Libertà è partecipazione: non è uno slogan, ci crediamo davvero” ha dichiarato il giovane, prima di raccontare la propria esperienza nel sociale e gli anni della Sos Grazzanise, in cui militavano diversi esponenti dell’attuale “Senso Civico”. “La politica deve interessare tutti! Ed è per questo che oggi vi diciamo che il tempo della delega è finito. Tutti dobbiamo essere protagonisti della vita amministrativa della nostra comunità.

Saverio Gravante, invece, si è concentrato sulla situazione attuale del territorio. “E’ mai possibile restare impassibili a tutto ciò che ci accade intorno? Tutto ciò deve suscitare in noi indignazione, o una qualche reazione?” ha affermato l’uomo dopo aver fatto il punto sullo scarso impegno sociale che il grazzanisano medio spende per la comunità. “Nel corso degli anni, proprio per rispondere alla legittima domanda ‘dove sta la novità?’, il comitato ha messo tutto il suo impegno per stare in mezzo alla gente, sempre, non solo prima delle elezioni”, atteggiamento che ha fatto sì, come sostiene Gravante, di poter inviare oltre 100 istanze al comune per problemi segnalati dai cittadini. Nell’elenco delle attività portate a termine dal comitato: la battaglia contro il trasferimento di Grazzanise con il collegio elettorale di Casal di Principe, la petizione per la riapertura degli impianti sportivi (riapertura, purtroppo, non ancora realizzata del tutto), il concorso “Il paese che amo”, con gli studenti dello Iac “Can. Gravante”, “Giochi di quartiere”, la “Caccia al tesoro” per bambini e ragazzi, “Walking for health”, la pulizia della piazza di Borgo Appio, tinteggiatura edifici scolastici.

“Il comitato è un progetto difficile, poiché parte da grandi ideali e si muove in una terra difficile” ha iniziato il suo intervento il presidente Enrico Petrella, che poi ha messo in luce la terribile situazione in cui, in questo periodo, si trovano l’edilizia, l’agricoltura, l’allevamento, il cattivo stato dell’edilizia stradale, il problema dell’acqua e l’impossibilità, per il comune, di pagare gli straordinari ai vigili. “Non risolve il problema della comunità una persona, non li risolve un gruppo: ci vuole un’idea. L’idea è una comunità che fa insieme un cammino di cambiamento giorno dopo giorno” ha dichiarato il presidente. “Siamo ancora fondamentalmente sudditi: qui la democrazia non ha ancora preso piede”, una tendenza, questa, cui Petrella intende rispondere con l’istituzione di comitati di quartiere che riducano esponenzialmente la distanza tra l’amministrazione e il singolo cittadino, e attraverso la collaborazione con associazioni di categoria e associazioni culturali e sportive. “Io credo che la politica vada intesa come servizio. E’ scaduto il tempo delle promesse che non si possono mantenere” ha affermato Petrella. Tra le priorità individuate, gli anziani, i poveri, gli ammalati e i bambini. Il lavoro si incentrerà anche su progetti per finanziamenti europei e per far rifiorire l’agricoltura e l’economia in generale, attraverso la creazione di cooperative di giovani, creando, poi, con i tempi giusti, le infrastrutture. “Non dobbiamo avere paura del cambiamento” ha dichiarato Petrella.

Peppe Florio