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Nuovi Orizzonti: "Sindaco, è vero che il Comune ha 2,8 Milioni di euro di debiti verso il Consorzio Rifiuti?"

La notizia è apparsa su alcuni quotidiani locali nei giorni scorsi

giovedì 2 dicembre 2010, di Luigi Pezzera


Puntuale arriva un nuovo comunicato stampa del movimento politico "Nuovi Orizzonti", dopo che nella giornata di ieri (1 dicembre) il gruppo di minoranza, attraverso il capogruppo Federico Conte, ha depositato presso la casa comunale un’interrogazione al Sindaco Pietro Parente chiedendo lumi sulla notizia, apparsa su alcuni quotidiani locali, secondo la quale il comune di Grazzanise avrebbe accumulato negli ultimi anni un debito di quasi 2,8 milioni di euro nei confronti del Consorzio Unico per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani.

Questo il testo del comunicato stampa n. 30 di Nuovi Orizzonti:

"Stando a ciò che hanno riferito i giornali una settimana fa, il Comune di Grazzanise sarebbe debitore, verso il Consorzio Unico per i rifiuti, dell’allarmante cifra di 2.798.242,46 euro (pari a circa 5 miliardi delle vecchie lire).
E’, in ordine di tempo, l’ultimo poderoso botto di una “tiritera” che dura ormai da anni, atteso che il calcolo del passivo in questione accertato dall’Amministrazione comunale grazzanisana darebbe una somma di molto inferiore: di qui l’andirivieni epistolare fra i due Enti nonostante il quale tuttora non se ne viene a capo. Sembra dunque giusto che la popolazione, su cui in definitiva gravano i notevoli importi ancora da versare, sappia la verità e…al più presto!
Pertanto, il Gruppo consiliare di Nuovi Orizzonti - che ha sempre seguito con viva preoccupazione le dinamiche locali relative al “ciclo integrato dei rifiuti”, con particolare riguardo alle modalità di svolgimento della raccolta differenziata e per le tormentate e ben note vicende degli operatori addetti ai lavori – ha protocollato quest’oggi, 1° dicembre, un’apposita interrogazione al sindaco Pietro Parente (ed inviata per conoscenza al prefetto Ezio Monaco).
Attraverso tale iniziativa il leader Federico Conte ed i suoi paladini chiedono di sapere:
 gli aggiornati indici di raccolta differenziata, inerenti agli ultimi 5 anni ed alle varie tipologie di rifiuti;
 tutte le informazioni operative che il Comune ha diffuso, nel tempo e fino alla data odierna, in ordine allo smaltimento dei rifiuti ingombranti, del materiale di risulta prodotto nelle lavorazioni edilizie, dell’amianto e delle sostanze tossiche in genere;
 infine, e soprattutto, se corrisponde al vero la cifra suindicata quale debito effettivo, ovvero, quale sia, in eventuale alternativa, il computo elaborato dal nostro Comune, comunicando la somma effettivamente dovuta e le redatte giustifiche documentali.
E’ giunto infatti il tempo di scrivere le parole “the end” alla babilonia che ha fatto finire anche Grazzanise nella “lista nera” dei Comuni assaliti da così grosse voragini debitorie. “Leggete le carte!” sta ammonendo da anni l’ex sindaco Enrico Parente: ora il figlio-primo cittadino le tiri fuori e compiutamente, sicché la gente ricostruisca a dovere i “passaggi” che - almeno dal 2001 (quando il Consiglio comunale deliberò, fra i primi in provincia, la salata applicazione della “tariffa”) e fino ai giorni nostri – hanno caratterizzato la gestione e la contabilità di un Comune di 7.000 abitanti che, secondo i giornali, avrebbe col Consorzio un debito di quasi 700.000 euro in più rispetto a quello di Caserta, capoluogo di provincia.
E due dei “passaggi” più controversi risalgono di sicuro all’ottobre 2006 (allorché si deliberò l’affidamento dei servizi Rsu all’Egea s.p.a. -ex Consorzio Ce 4- ed il sindaco informò gli eletti sulla determinazione di abbandonare l’approccio in precedenza formalizzato con accordi sottoscritti e con la sua ordinanza 23 del 9 ottobre 2006 di adesione alla Gmc) e al febbraio 2008 (che vide lo stesso primo cittadino di Grazzanise protagonista di vicende che lo portarono all’attenzione dei media nazionali).
Tuttavia, il nodo cruciale da sciogliere resta adesso di natura finanziaria. E c’è proprio da augurarsi che abbia ragione la maggioranza svoltista: altrimenti i contribuenti che hanno pagato regolari bollette avranno tutto il diritto di insorgere".

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