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Marcia per la Vita, un successo? Si, No, .....Ni....

martedì 12 novembre 2013, di paparente


A pochi giorni dallo svolgimento della marcia della vita del 9 u.s. "abbondano" su internet articoli in cui si parla di successo ma una disamina realistica della partecipazione popolare dovrebbe far storcere un po’ il naso considerando il fatto che riguardava due paesi la cui popolazione complessiva supera i 10.000 abitanti.

Avendo partecipato a tale marcia ho "tratto" una serie di conclusioni (condivisibili o meno).

Volendo suddividere i partecipanti per "età in termini di grado di parentela" possiamo dire che erano presenti tanti anzi tantissimi "nipoti e nipotini" (ragazzi e bambini), molti "figli" (giovani/teenagers) pochi "genitori" (over 40 come me) e pochissimi "nonni"(over 60) e questa suddivisione potrebbe offrire una "brutale" chiave di lettura : man mano che "s’invecchia" aumenta l’indifferenza per il futuro del nostro territorio (l’ambiente è un problema che riguarda solo la nostra progenie?).

La partecipazione di "personalità" politiche è stata molto "contenuta" e non conoscendo "visivamente" quelle di Santa Maria la Fossa la mia "analisi" si ferma a quelle di Grazzanise.

Alla partenza ho notato due politici nostrani che hanno avuto un comportamento in perfetta antitesi. Il primo, presente alla marcia con la moglie, ha mantenuto (correttamente) un profilo defilato (in questo periodo il ragazzo si sta muovendo bene, mia personale considerazione scevra da ogni condizionamento, anche con qualche ottima proposta in materia di tributi......bisogna dare a Cesare quello che è di Cesare.........speriamo che questo novello Cesare si ricordi che i partiti sono come il senato dell’impero romano durante le idi di marzo....) mentre l’altro al momento del "via" non esitava a mettere in mano ad un diversamente abile del nostro paese il vessillo del proprio partito ma fortunatamente a tale "bruttura" mettevano fine i promotori della manifestazione.

Al termine della manifestazione la partecipazione politica era ancora più’ "scarna" (notata in prima fila la coppia asl-poste italiane) restando (altra considerazione personale) non ancora "politicamente inquadrabile" il team di senso civico.

La marcia ha attraversato i due paesi in modo disciplinato e silenzioso ma ciò non ha impedito sarcastici commenti da parte dei "rettori" e degli "studenti" delle University Bar (i centri di "formazione" più abbondanti nelle nostre zone) che hanno trovato minima giustificazione nel fatto che qualche striscione di carta lungo il percorso del ritorno è stato strappato e buttato a terra.

In conclusione si può scegliere di vedere il bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno, ponendosi a monte o a valle della partecipazione popolare fermo restando che comunque questa marcia resta l’inizio di una lotta che deve continuare sempre pensando "biblicamente" che davanti al Signore un giorno è come mille anni e mille anni come un giorno (si può fare tanto in un giorno e niente per secoli).

paparente

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