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27.1.2008: Giornata della Memoria

lunedì 21 gennaio 2008, di redazione


Inizia la settimana che precede la ’Giornata della Memoria’, istituita con la legge 211/2000, che cade il 27 gennaio.
Un po’ dappertutto sono previste cerimonie, manifestazioni, convegni, in particolare nelle scuole per educare le giovani generazioni alla tolleranza, all’amicizia, alla convivenza civile e per tramandare il ricordo degli orrori del secolo scorso come ammonimento per il futuro.
Questo nella consapevolezza, purtroppo, che dalla fine della guerra mondiale altre centinaia di guerre locali si sono combattute e si combattono, altri campi hanno accolto milioni di prigionieri, altre epurazioni sono avvenute e avvengono sotto gli occhi distratti di chi sta bene e si gode i suoi attimi di felicità.

Il dèmone della sopraffazione è sempre in agguato, esso vive in ognuno di noi, pronto a guidare le azioni umane più perverse.
Primo Levi, internato del lager di Auschwitz e autore del libro ’Se questo è un uomo’, ce lo ricorda nell’introduzione al testo completato nel gennaio 1947:
"A molti, individui o popoli, può accadere di ritenere, più o meno consapevolmente, che “ogni straniero è nemico”. Per lo più questa convinzione giace in fondo agli animi come una infezione latente; si manifesta solo in atti saltuari e incoordinati, e non sta all’origine di un sistema di pensiero. Ma quando questo avviene, quando il dogma inespresso diventa premessa maggiore di un sillogismo, allora, al termine della catena, sta il Lager. Esso è il prodotto di una concezione del mondo portata alle sue conseguenze con rigorosa coerenza: finché la concezione sussiste, le conseguenze ci minacciano. La storia dei campi di distruzione dovrebbe venire intesa da tutti come un sinistro segnale di pericolo".

Per questo si deve vigilare, affinché il mostro latente nell’animo umano non si svegli all’improvviso. Fa la sua parte anche la Scuola Media ’F. Gravante’ che ha un appuntamento costante con la Giornata della Memoria. Poiché quest’anno cade di domenica, la manifestazione, prevista per il 27, sarà anticipata a Sabato 26 Gennaio. Contiamo di farvene un resoconto.

Chiudiamo questo breve articolo con la poesia, sempre di P. Levi, che porta lo stesso titolo del libro:

Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:

Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
che muore per un si o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d’inverno.

Meditate se questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.

O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.

f. tessitore

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