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Il Volley Massaro, un gruppo compatto alla vigilia di un importante traguardo

sabato 27 aprile 2013, di redazione


Grazzanise - 33 punti conquistati in 13 partite, ovvero una media di 2,5 punti a incontro. 11 gare vinte e solo 2 perse, 30 set a favore e 12 persi. Questo è a grandi linee il palmares della squadra di volley femminile R. Massaro Grazzanise che quest’anno partecipa al campionato di II Divisione.
Un percorso di tutto rispetto per la squadra allenata con grande passione da Antonio Parente che da qualche anno gioca nella palestra della Scuola Media di S. Maria la Fossa. Mancando poco alla chiusura del torneo abbiamo posto qualche domanda proprio al tecnico.

Sta per finire anche questa stagione con risultati lusinghieri?

"Domenica 28 Aprile 2013 alle ore 19:00 la ASD R. Massaro Grazzanise nella palestra delle scuole medie “E.Mirra” di Santa Maria La Fossa disputerà la sua penultima partita del campionato di seconda divisione provinciale contro il Centro Volley Orta. Sarà di sicuro una partita storica, sentita, desiderata e sognata dagli addetti ai lavori, la partita in cui con almeno 1 punto la A.S.D. R. Massaro Grazzanise si potrebbe laureare per la prima volta nella storia della pallavolo nostrana, VICE-CAMPIONE provinciale di seconda divisione, usufruendo così della matematica certezza per la promozione al campionato di Prima Divisione".

Un traguardo mai raggiunto prima?

"Non sarebbe la prima volta che le nostre atlete giocherebbero in una serie così importante (la serie che precede come importanza la serie D), ma sarebbe la prima volta che parteciperebbero a questo campionato (quello di prima divisione) per effetto dei punti guadagnati sul campo. Mai nessuno era riuscito in questo, solo la maschile di lustri orsono, della quale facevo parte anche io arrivò fino agli alti palcoscenici della serie C. Un risultato inaspettato quanto poi sudato sul campo".

Conquistare questi risultati implica un impegno e una dedizione al massimo grado?

"Il plauso di questa impresa va a tutte le atlete che per anni si sono prodigate tra sconfitte, umiliazioni, spiegazioni e poche esultanze, ma che oggi le vedono ancora insieme unite e compatte, pronte a raggiungere quello che per noi è diventato un obiettivo solo da poche giornate. L’obiettivo principale è sempre stato quello di migliorarsi, giocare bene e fare sacrifici, senza pensare alla classifica, mai e poi mai far uscire in qualsiasi discorso le parole “dobbiamo vincere”, non fa parte del nostro credo, della nostra filosofia. Abbiamo rispettato ogni avversario sul campo e fuori, abbiamo esultato con grinta ma al momento giusto, abbiamo gioito insieme, compatti e coesi senza attirare l’attenzione, perché ad ogni allenamento a inizio settimana ci siamo guardati indietro e abbiamo ricordato da dove veniamo, da quell’umiltà che ci ha accompagnato da sempre, da quel rispetto per i ruoli che ci hanno insegnato per vivere al’interno di qualsiasi vissuto sociale. Domenica potrebbe essere una sorta di regalo che qualcuno ci ha fatto e che noi abbiamo custodito con cura fino ad oggi per aprirlo e goderne della felicità che c’è dentro. Per questo si invitano gli amici i conoscenti e gli interessati a partecipare numerosi a quest’evento che per noi è qualcosa di molto importante".

Questo gruppo non è una cattedrale nel deserto? Ci sono i ricambi per far crescere il movimento della pallavolo?

"Come società quest’anno abbiamo intrapreso, con non poche problematiche, un nuovo cammino, quello di far crescere un settore giovanile come quello del minivolley e una leva importante come quella dell’under 18. La gioia più immensa è vedere così tanta partecipazione da parte di questi uomini e donne del futuro che con quel nome sulle magliette ridono e si divertono uniti dalla passione per la pallavolo. E poi abbiamo portato a termine il campionato under 18, 14 partite giocate senza fiatare, più di 70 allenamenti fatti fino ad oggi e pochissime assenze agli stessi, un dato che disarma anche gli addetti ai lavori. Una squadra che perde 14 partite consecutive tutte per 3-0 senza portare nemmeno un set a casa e che ha questa voglia di allenarsi ogni giorno penso, sia la vittoria più bella. Le guardo estasiato quando le alleno e mi fanno rivivere i momenti di 8 anni fa quando cominciai ad allenare in questa società, quando le cose andavano male e nessuna fiatava, si spiegava, si capiva e poi sotto tutte ad allenarsi. Un giorno loro saranno come le atlete della seconda divisione, un gruppo unito e compatto che si prenderà le proprie soddisfazioni.
Ci tengo a sottolineare che per quanto riguarda la seconda divisione, il gruppo che ha partecipato quest’anno al campionato è lo stesso dell’anno scorso e anche questa per noi è una vittoria"
.

Come in ogni impresa che si rispetti è naturale rivolgere dei ringraziamenti a quanti hanno collaborato o sostenuto i sacrifici fatti. In questo caso a chi vanno?

Desidero ringraziare di cuore tutte le magnifiche atlete che oggi mi fanno vivere un sogno, che meritano gli onori del caso, che hanno pianto e gioito insieme, che si sono sfogate per ani con me e hanno continuato senza cenno di rinuncia. Io in primis ho molto da imparare da loro, tutto quello che sapevo l’ho tramandato per anni, ora sono loro che insegnano a me come si cade nelle sconfitte e come ci si rialza più forti di prima. Devo un GRAZIE immenso allo zoccolo duro di questa squadra che è cresciuta insieme a me, insieme ai miei momenti bui e splendenti. Devo un grazie a quelle ragazze che in questi ultimi anni mi hanno dato fiducia e mi hanno accolto come loro allenatore, sciogliendo riserve e falsi luoghi comuni, un grazie a chi purtroppo ha dovuto lasciare la nostra avventura per motivi più grandi dello sport e a loro va il mio pensiero più grande perché se oggi siamo arrivati a questo punto, il merito è anche loro, che ancora con determinazione anche da fuori fanno sentire il loro peso. Un grazie va anche a chi per un solo secondo a fato parte di questa magnifica squadra anche chi per un solo allenamento ha diviso con noi i nostri ideali. Permettetemi di ringraziare i nostri amici dirigenti che per lunghe domeniche mattina hanno anteposto un tifo sfrenato, una collaborazione sincera e un sostegno immenso, a mattinate di sonno profondo. Un grazie va al Comune di Santa Maria La Fossa, al Sindaco Antonio Papa e all’assessore Nino Minolfi che con la loro gentilezza, la loro cordialità e il loro venirci incontro sempre, a prescindere da discorsi politici, ha alimentato ormai da più di tre ani il nostro sogno. Un grazie come sempre va alla famiglia Massaro, a Zio Nicola e Zia Orsolina per non averci abbandonato mai, per averci sempre sostenuto, per averci sempre aiutato. Un grazie agli sponsor che con il loro contributo ci hanno dato un maggiore decoro in tutte le sedi all’interno della provincia facendoci sentire anche dei privilegiati. Un grazie alle squadra avversarie, ormai compagne di avventura, che sempre si sono comportate in modo onesto e leale. Ma soprattutto il mio Grazie più grande va al mio e nostro amico Raffaele Massaro, che tanto si impegnò in vita per lo sport e per questa società, che oggi lo ripaga con un buon risultato sul campo, ma con la consapevolezza di portare sempre vivo il suo nome sul cuore. All’inaugurazione del campo sportivo tempo fa, in una lettere scrissi che un giorno sarei stato onorato di dire a mio figlio chi era Raffaele Massaro, ad oggi non ho ancora avuto la fortuna di diventare padre, ma una piccola soddisfazione ce l’ho ed è quella di quando quei piccolini del minivolley e le ragazze dell’under 18 mi domandano perché portano quel nome sul petto e io fiero rispondo che portano sul petto il nome di un campione sul campo e nella vita".

Per la cronaca il primo posto non è ancora stato assegnato e la matematica non ha decretato la classifica finale, perciò si richiede un ultimo sforzo alle ragazze dell’ASD Massaro. E’ giusto sognare.

Riflessioni raccolte da frates

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