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POLITICA

Rischio privatizzazione acqua potabile

Monta la polemica a Francolise

venerdì 21 agosto 2009, di redazione


FRANCOLISE - Il capogruppo consiliare dello schieramento minoritario "Voltiamo Pagina", Gaetano Tessitore, "disdegna con forza spinte e manovre tendenti alla privatizzazione del servizio di erogazione dell’acqua potabile in Terra di Lavoro."

Sullo scottante argomento, il leader della formazione politica che si oppone al Sindaco Lanna e alla sua maggioranza, unitamente ai due consiglieri del suo team, Pasquale Marigliano e Alfredo Pratillo, hanno presentato (in sede di Consiglio Comunale, ovviamente) una interrogazione a risposta scritta al primo cittadino del Comune di Francolise.

Partendo da una allarmata ed allarmante comunicazione del Sindaco di Camigliano (con atto proprio, inoltrato, tra gli altri, al Direttore Generale e al Presidente del Consorzio Idrico di Terra di Lavoro, aveva chiesto perfino l’annullamento, in autotutela, della deliberazione in parola), inoltrata al citato Ente caleno e girata ai consiglieri di opposizione, circa quanto accaduto nel corso dell’ultima riunione assembleare del Consorzio Idrico di Terra di Lavoro, nel corso dei cui lavori era stata votata ed approvata una delibera con la quale di stabiliva di procedere alla vendita di quote sociali in favore della Società Acquedotti SCPA, Tessitore, Marigliano e Pratillo hanno chiesto lumi in merito al capo dell’esecutivo francolisano, che, in virtù delle vigenti leggi in materia, dovrà rispondere per iscritto.

Ad illustrarci meglio i termini della questione lo stesso Tessitore, che, oltretutto, stigmatizza che "ad un appuntamento così importante per il nostro Comune e la nostra gente, il delegato del Sindaco Lanna, cioè Andrea Russo, era risultato assente, costringendo il Comune di Francolise a delegare.soggetti terzi a rappresentarlo.
In parole semplici
, continua il nostro interlocutore, abbiamo chiesto a Lanna se l’assegnazione di quote consortili alla Società Acquedotti SCPA sia mirata, come, con il Sindaco di Camigliano, temiamo, alla privatizzazione delle acque pubbliche, che sono e devono rimanere un bene di primaria importanza per i cittadini.
Non solo
, seguita ancora l’interrogante, abbiamo sollecitato Lanna a dirci sul perché il Comune di Francolise era assente e rappresentato da terzi nella seduta consortile del 13 luglio scorso".
Ma, sappiamo che c’è anche dell’altro. "Certo. Lanna dovrà dirci anche perché, nonostante l’informativa giunta da Camigliano, non si è ravvisata la necessità di informare il Consiglio Comunale su un argomento di grande interesse e rilevanza sociale per tutta la cittadinanza e ancora perché non sono stati informati i cittadini su di una scelta che, per passate esperienze, vedi Napoletanagas, sarebbe molto deleteria, sul piano economico, per tutta la collettività".

Daniele Palazzo

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