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Presentati i risultati dell’indagine per la mappatura dei terreni destinati all’agricoltura

Bloccata la vendita di prodotti ortofrutticoli dei terreni a rischio

martedì 11 marzo 2014, di redazione


Roma - Sono stati pubblicati dal Ministero delle Politiche Agricole i risultati delle indagini tecniche per la mappatura dei terreni destinati all’agricoltura della Regione Campania ed è stato firmato il decreto interministeriale (Martina- Lorenzin- Galletti) che vieta la vendita dei prodotti ortofrutticoli dei terreni dei 51 siti che sono stati classificati a rischio.
Obiettivi principali dell’indagine erano l’individuazione dei siti interessati da sversamenti e smaltimenti abusivi sul territorio dei comuni prioritari e la definizione di un modello scientifico di riferimento per la classificazione dei terreni.

I territori prioritari identificati nella direttiva appartengono a 57 comuni, 33 in provincia di Napoli e 24 in provincia di Caserta (Aversa, Carinaro, Casal di Principe, Casaluce, Casapesenna, Caserta, Castelvolturno, Cesa, Frignano, Villa di Briano, Gricignano di Aversa, Lusciano, Maddaloni, Marcianise, Mondragone, Orta di Atella, Parete, San Cipriano d’Aversa, San Marcellino, Sant’Arpino, Succivo, Teverola, Trentola-Ducenta, Villa Literno).
E’ stata realizzata una mappatura completa dei 1.076 kmq dei 57 Comuni prioritari. Da questa risultano 51 siti per i quali è necessario prioritariamente proporre misure di salvaguardia per garantire la sicurezza della produzione agroalimentare, per un totale di 64 ettari di suolo agricolo.
E’ stata realizzata per la prima volta una banca dati centrale accessibile facilmente con interfaccia grafica, di tutti i dati del territorio ed è stato definito un modello scientifico condiviso fra gli enti coinvolti (AGEA, CRA, ISS, ISPRA, ARPAC, UniNA, Regione Campania, IZS)

Aree sospette

Sui 1.076 Km2 di terreni mappati, le aree ritenute sospette rappresentano il 2%, per un totale di 21,5 Km2, di cui 9,2 Km2 destinati all’agricoltura. Perciò allo stato dei risultati attuali e delle informazioni complessivamente disponibili non esistono elementi per definire a rischio il 98% dei terreni sottoposti a mappatura.

Il prossimo passo: entro 90 giorni verranno effettuate indagini dirette a indicare i terreni
• “no food” e quindi interdetti da produzione alimentare;
• destinati solo a colture diverse dalla produzione agroalimentare in considerazione delle capacità fitodepurative;
• destinati solo a determinate produzioni agroalimentari.

Le indagini dovranno essere svolte, come indicato dalla Relazione, partendo dai terreni qualificati nella classe di rischio 5 fino alla classe 2.
Nelle more dell’esecuzione delle indagini dirette, è vietata l’immissione in vendita dei prodotti ortofrutticoli dei terreni classificati a rischio (classi di rischio 3 – 4 – 5)
L’immissione sul mercato delle singole colture è consentita solo se le colture siano state già oggetto di controlli ufficiali con esito favorevole negli ultimi 12 mesi.

Il Minsitro Maurizio Martina ha dichiarato: "Grazie ai risultati della mappatura dei siti nei territori indicati dalla Direttiva interministeriale dello scorso 23 dicembre, abbiamo individuato le aree su cui dobbiamo intervenire. Con il decreto di oggi possiamo mettere in campo azioni incisive e nei prossimi 90 giorni provvederemo ad ulteriori accertamenti. Da subito bloccheremo la vendita dei prodotti ortofrutticoli dei terreni dei 51 siti che sono stati classificati a rischio. La nostra attenzione per questa terra rimane altissima e per questo giovedì sarò a Castel Volturno insieme al Corpo forestale dello Stato".

Le slides della presentazione dei risultati delle indagini

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