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3 centrali tra biogas e biomasse: Terra Pulita è all’erta

Sono pericolose per la salute e superflue: non serve ulteriore energia elettrica

mercoledì 12 novembre 2014


SANTA MARIA LA FOSSA – Ci sarebbero progetti per ben 3 impianti, tra biogas e biomasse, sul solo territorio fossataro e dunque il comitato per l’ambiente Terra Pulita già è in allerta per capire quali siano le reali intenzioni dell’amministrazione comunale in merito.

 Il primo impianto è quello che intende promuovere “Agrorinasce” per la produzione di energia da fonte rinnovabile di biogas, con una potenza pari a 999 KWE, su un bene confiscato alla camorra in via Vaticale località “ Ferrandelle”.

 Un secondo impianto a biomassa, per la produzione di energia elettrica della potenza di 999 Kw, verrà localizzato in località Torre Fiorillo: il recupero energetico avverrà dalla frazione organica dei rifiuti urbani (Forsu) proveniente dalla raccolta differenziata.

 Un terzo invece è un impianto alimentato a biomassa della potenza di 999 Kw, proposto dalla società ECONERGY progetti Sud Uno srl e ceduto all’Azienda Agricola Santa Maria della Foce, che nascerà su terreni localizzati tra il comune di Santa Maria la Fossa e San Tammaro, precisamente in località “Foresta”.

Numerosi esperti in questi mesi si sono avvicendati nel manifestare il loro “no” a progetti di centrali a biogas, biomasse ed impianti di biodigestori, documentando dettagliatamente il loro parere negativo. “Le centrali a biogas e biomasse sono inutili e dannose per la salute e l’ambiente. Questi impianti vengono costantemente proposti su tutto il territorio nazionale per conseguire, una volta realizzati, importanti incentivi economici. Così sono spacciati per fonti rinnovabili quando in realtà lo sono soltanto formalmente” ha dichiarato Gianni Tamino, biologo dell’Università di Padova e membro del comitato scientifico dell’Associazione italiana medici per l’ambiente (Isde). Gli interventi degli esperti hanno dimostrato con solidità scientifica l’inutilità e la dannosità per l’ ambiente e la salute, delle centrali a biogas, a biomasse e dei biodigestori, in un territorio in cui non vi è necessità di aumentare la produzione di energia elettrica.

Il territorio di Santa Maria la Fossa ospita già ben quattro discariche l’inquinamento dell’aria è già ai massimi livelli, pensare a strutture del genere è pura follia», aggiungiamo oltre all’avvelenamento dell’aria anche quello dei terreni, in parte già inquinati da discariche abusive e rifiuti tossici interrati” dichiarano da Terra Pulita. Le alte emissioni prodotte da queste centrali, capaci di bruciare alte quantità di materiale organico per produrre energia, oltre a liberare nell’aria polveri sottili, emanano ossidi d’azoto, ozono e altre molecole inquinanti. Il danno alla salute è molteplice perché agli effetti diretti degli ossidi d’azoto (Nox), come le malattie respiratorie, si devono sommare quelli dell’ozono e del particolato fine che possono causare infarti e altre patologie cardiocircolatorie, oltre il cancro al polmone.

Invitiamo quindi il Sindaco e tutta l’amministrazione a fornirci maggiori informazioni in merito, come comitato siamo fortemente preoccupati, tali impianti distruggeranno ulteriormente il nostro territorio e la nostra salute. Eravamo pronti a tollerare un impianto che doveva servire per risolvere il problema dei liquami bufalini, come quello di Ferrandelle, ma riteniamo che tre siano troppi per un territorio che già ha dato tanto. Noi lotteremo in tutti i modi affinché non vengano costruiti e ci auguriamo a questo punto di avere il pieno appoggio e sostegno da parte di tutte le forze politiche del nostro paese.

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