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Riprendono gli scavi a Trebula Baliniensis, la Pompei dei Sanniti

giovedì 25 luglio 2013, di redazione


Grazie alla concessione di scavo rilasciata dal MIBAC sono riprese le ricerche archeologiche nel cuore di Trebula Baliniensis, la città preromana il cui nome continua in quello di Treglia, popolosa frazione di Pontelatone, in Provincia di Caserta.
Gli scavi con la supervisione della Soprintendenza Archeologica diretta dalla dott.ssa Adele Campanelli, sono sotto la responsabilità dell’ Università di Chieti Pescara, in persona della Prof.ssa Raffaella Papi, titolare della Cattedra di Etruscologia ed antichità Italica, e coadiuvata dalla prof.ssa Patrizia Staffilani PH. Dr. della stessa Università.
L’attività si svolge sulla base di un protocollo di Intesa sottoscritto dal dr. Antonio Carusone, Sindaco di Pontelatone, (comune proprietario dell’area archeologica, che intraprese gli scavi del 2007-2009 nell’ambito del Pit Direttrice Monti Trebulani-Matese con lusinghieri risultati che portarono alla scoperta, tra l’altro, della porta megalitica più grande d’Europa), il Gruppo Archeologico Trebula Balliensis, guidato dal Direttore Valerio Caiazza, La Direzione Regionale Campana GAI, in persna del Direttore Ing. Luigi Sorrentino, l’lSACS, Istituto Storico Archeologico Campano Sannitico ed il Centro Studi sul Medioevo di Terra di Lavoro.
Il primo saggio è stato aperto nell’area delle Terme, ed altri seguiranno a sud delle stesse ed in altri settori anche a verifica di prospezioni aeree effettuate da Geologi della Università di Chieti Pescara. Le attività sono iniziate il 15 luglio e proseguiranno fino al 30 agosto, con pausa di una settima a ferragosto.

Secondo l’abituale consuetudine dei precedenti cantieri volontari del Gruppo Archeologico la campagna è stata denominata con un nome italico cioè Verreia 2013, ed a margine dello scavo in favore dei partecipanti saranno svolte attività didattiche sulle tecniche di scavo, studio rilievo e documentazione, nonché sulla storia ed archeologia del territorio, con docenti dell’ Università e dell’ ISACS e del Gruppo Archeologico (calendario sul sito www.trebulaballiensis.org).
Poiché Trebula fu città che con la vicina Capua si diede ad Annibale, per poi tornare nell’orbita romana grazie a Fabio Massimo il Temporeggiatore e per il fatto che il Comune di Pontelatone ed il Gruppo Archeologico hanno aderito all’ Itinerario culturale del Consiglio d’ Europa Il Cammino di Annibale- La Rotta dei Fenici, la novità di quest’anno è una ulteriore attività aggiuntiva e collaterale allo Scavo.
Cioè l’offerta, soprattutto a Volontari provenienti da altre Regioni e Paesi del Mediterraneo di lezioni e visite guidate a luoghi della Campania che furono toccati dalla Guerra Annibalica.
Questo è il filo tematico dello Scavo-Tour d’ Annibale cioè una visita-scoperta del territorio sotto il profilo storico archeologico, ma anche medievale ed enogastronomico, si pensi ad esempio a Sant’Angelo in Formis splendido tempio di età tardolongobarda e protonormanna edificato ristrutturando il tempio prima etrusco, poi sannitico e romano di Diana Tifatina, sopra il quale Annibale pose il campo detto Castra Hannibalis e sacrificò un elefante.
I partecipanti sperimenteranno prodotti di qualità del territorio tra i quali il Casavecchia, antichissimo vitigno di età preromana ed effettueranno escursioni nei boschi verso obiettivi naturalistici e storico archeologici
Per raggiungere e visitare gli scavi di Trebula: uscita autostradale di S. Maria C.V. poi per Sant’Angelo in Formis, Ponte di Annibale si raggiunge Pontelatone si prosegue sino a Treglia.
Per informazioni più dettagliate, per partecipare agli scavi aperti anche ai Soci dei Gruppi Archeologici Campani e delle altre Regioni ed anche per verificare la possibilità di eventuale alloggio nella Foresteria presso il Centro Studi sull’ insediamento Campano Sannitico si può consultare il sito web www.trebulaballiensis.org o contattare saunia.trebula@gmail.com o il cell. 3288152025.
Per partecipare alla campagna di scavi si può contattare l’Università di Chieti-Pescara staffila@unich.it

Co. Sta.

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