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sabato 5 marzo 2011, di redazione
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Grazzanise - Nei mesi scorsi abbiamo svolto una piccola inchiesta sulla lettura, per nome e per conto della Biblioteca Civica e dell’Associazione Tre Grazie.
Abbiamo distribuito un questionario di 21 domande che abbracciavano vari argomenti, dal possesso di libri, alle preferenze nella lettura, dal tempo impiegato in questo svago al modo di leggere, dalla lettura di quotidiani e periodici all’utilizzo del computer, ecc.
Purtroppo solo una parte dei questionari distribuiti è stata riconsegnata, per cui i risultati del sondaggio non possono essere considerati come la fotografia esatta della situazione. Inoltre, questo fa sì che alcune risposte ‘incoerenti’ vengano ad avere un peso superiore a quello che avrebbero in grandi numeri. Quali sono le risposte “incoerenti”? Due persone, ad esempio, dichiarano di leggere più di dieci libri all’anno e successivamente affermano di non avere tempo per la lettura e non interessa leggere. Tuttavia, anche in presenza di dati limitati e non sempre coerenti, le percentuali che se ne traggono possono offrire spunti di riflessione.
Oggi la lettura è minacciata da un alto numero di “distrattori”, radio/tv, computer, occupazioni “edonistiche”, ecc. Ma c’è anche un nuovo modo di leggere che fa riferimento alle nuove tecnologie che stanno trasformando velocemente e profondamente il nostro stile di vita e anche l’acquisizione della conoscenza. Si pensi ad esempio all’ipod e ancor più all’ipad che non era ancora sul mercato quando abbiamo iniziato l’inchiesta. La lettura del futuro che è già presente avverrà tramite questi marchingegni che possono contenere centinaia di e-book, libri elettronici sulle cui pagine si possono scrivere delle note, sottolineare delle frasi, ecc.
Fatta questa premessa andiamo nei particolari: I questionari riconsegnati sono 59, di cui 39 redatti da maschi e 19 da femmine. In uno non è indicato il sesso. Per quanto riguarda l’istruzione, 9 persone (15%) hanno la licenza elementare, 30 (50%) la licenza media, 11 (18%) la maturità e 9 (15%) una laurea.
In base all’età i partecipanti al sondaggio sono così divisi: 19 (32%) hanno tra i 10 e i 14 anni, 7 (12%) 15-16 anni, 10 (17%) 17-20 anni, 3 (5%) 21-23 e altrettanti 24-26 anni, 2 (3%) 27-30, 1 51-55 anni, 8 (13%) 56-60, 5 (6%) 61-70 anni e 1 non indica la propria età.
La grande maggioranza, 52 (88%), dichiara di possedere libri e solo 7 (12%) dice di non averne. La dotazione libraria dei primi è così costituita: 40 (76%) hanno fino a 100 libri, 13 (25%) ne hanno tra 100 e 500 e 2 (3,8%) ne hanno tra 500 e 1000.
Alla domanda “Quanti libri leggi in un anno” solo 8 (14%) dichiarano di non leggerne. 15 (26%) ne leggono 1-2, 14 (24%) 3-4 libri, 5 (8,8%) 5-6 libri, 4 (7%) 7-8 libri, 2 (3,5%) 9-10 libri, 9 (15%) leggono più di 10 libri. Quest’ultimo dato è un po’ sospetto perché in contrasto con la tendenza generale che vede una diminuzione dei lettori di pari passo con l’aumento dei libri letti.
Per quanto riguarda la modalità di lettura, la quasi totalità, 49 partecipanti (il 94%), dichiara di fare una lettura silenziosa e solo 3 (5,8%) leggono pronunciando le parole.
Una richiesta riguardava i generi preferiti. Il massimo delle preferenze, 21 (36,8%), va ai romanzi/racconti e all’avventura, 20 (35%). Seguono i comici (31,6%), l’horror (28%), i gialli (26%), l’attualità (19%), la poesia e la fantascienza (17%), la fantasy (12%), la storia (10, 5%), l’arte (8,8%), la natura (5%) e i viaggi (3,5%). I romanzi rosa e i saggi chiudono la lista con l’1,8%. Si potevano dare risposte multiple.
Abbastanza scontate le risposte alla domanda sul posto dove si legge. Il 53% preferisce la propria camera, il 25% legge dove capita. Altri posti sono i mezzi di trasporto, lo studio o il bagno.
Ma dove vengono prelevati i libri? Il 40% si serve in edicola, il 36% li acquista in libreria. Da notare che se questi dati sono veritieri c’è un forte spostamento di lettori fuori paese, vista la mancanza di edicole ben fornite e tantomeno di librerie. Il 21 % attinge alla propria dotazione personale o familiare. Una piccola percentuale si serve al supermercato (vale la stessa cosa delle librerie) o alla biblioteca pubblica.
Circa il momento della giornata in cui si legge quasi il 90% dei lettori apre un libro nel pomeriggio o di sera. Sorprendono alcune risposte quando l’interessato (ragazzo o giovane) dichiara di leggere al mattino, momento della giornata in cui normalmente dovrebbe essere a scuola. Anche queste risposte mettono in dubbio la sincerità dei questionari e dunque la correttezza dei dati complessivi.
La lettura dei quotidiani e dei periodici sembra appassionare di meno. Per quanto riguarda i giornali quotidiani, a fronte di un 20,7% che legge più di tre volte a settimana e di un complessivo 48% che legge tra una e tre volte a settimana, c’è un 31% che dichiara di non leggere affatto. Quelli che non leggono alcun periodico sono il 20%. Tra coloro che invece i periodici li leggono le maggiori preferenze vanno allo sport (12%) e all’attualità (16%).
Ovviamente c’è anche un tempo libero impiegato in altre occupazioni. La maggioranza degli interpellati (52%) preferisce le uscite; il 42% sta davanti al computer, il 40% si dedica allo sport, il 37% va a passeggio, il 33% guarda la TV. Agli hobbies si dedica il 28%. Come si intuisce il totale di queste percentuali non è uguale a 100 perché era possibile dare più di una risposta.
Ormai il computer si è diffuso abbastanza. Il 78,8% dichiara di navigare in Internet. I settori di interesse sono la musica (51%), i giochi (40), il trattamento immagini (13%), la videoscrittura (11%).
Una domanda riguardava anche il tipo di scrittura praticata. Il 23% degli intervistati dichiara di dedicarsi alla redazione del diario personale. Il 17% scrive lettere e racconti, l’11% scrive poesie e c’è anche un 2% che scrive graffiti. Un 43 % dichiara di scrivere “altro” senza ulteriori indicazioni.
Infine, le cause della scarsa lettura. Anche a questa domanda si poteva dare più di una risposta. La maggioranza, quasi il 48%, dice di non avere tempo, il 14% non è interessato, una percentuale uguale trova i libri difficili, un 6% trova che siano costosi. Un 29% risponde altro senza specificare.
E per concludere il 77% sa che esiste una biblioteca pubblica.
frates