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Pubblicato "Hai mutato il mio lamento in danza", di Tiziano Izzo

sabato 10 marzo 2012, di redazione


E’ sempre con particolare piacere che accogliamo notizie positive di concittadini che si fanno onore nei vari campi e danno lustro al nostro paese.
E’ appena uscita presso Viator di Milano la seconda pubblicazione di Tiziano Izzo: "Hai mutato il mio lamento in danza", con prefazione di Mariafracesca Garritano, già solista del teatro alla Scala di Milano prima che venisse licenziata a causa delle sue denunce sui disturbi alimentari nella danza.

Il testo è una Via crucis degli artisti e sarà presentato il prossimo Lunedì Santo 2 Aprile nella Cappella Palatina del Palazzo Reale di Milano alla presenza di autorità religiose e del mondo della cultura, preceduto da una coreografia del direttore del Maggio fiorentino Francesco Ventriglia.
I testi saranno letti da alcuni personaggi di diversi teatri italiani e saranno mimati dagli alunni del Liceo coreutico Lombardo, presso il quale Izzo insegna religione. In occasione poi del Musical "I promessi sposi di Guardi" a Milano sarà lanciato con una conferenza Stampa visto che uno dei protagonisti dello stesso appare tra gli ispiratori del testo.
E’ un testo di meditazioni religiose e artistiche rivolte al mondo della danza ma anche a tutti quelli che vogliono fare in modo semplice ma teologico un percorso diverso in preparazione alla Pasqua e che vogliono dare un senso ai dolori che ci accumunano tutti senza bigottismo ma in maniera adulta e critica non priva dello Spirito di chi crede.
Costruire una Via Crucis partendo dall’esperienza quotidiana di chi, danzando, accetta di trasformare il proprio corpo in uno strumento capace di comunicare emozioni profonde. Questa la sfida accettata dall’autore. Una sfida vinta, alla luce di quanto scrive Mariafrancesca Garritano nella sua prefazione: «Non credo proprio che Gesù si sarebbe offeso nel sentirsi paragonato, nel suo percorso verso la Croce, a un ballerino che usa tutto il suo corpo per comunicare ciò che di più profondo si porta dentro». D’altra parte è lo stesso rito della Via Crucis che, con quel suo spostarsi da una stazione all’altra, si struttura come una danza costruita per rievocare la passione di Gesù e per dar voce al suo immenso dolore.
Intanto sono in programma altri due libri, uno sulla storia di un papà ex galeotto con una famiglia di numerosi figli artisti dove è coinvolta la grande Franca Rame e poi uno scritto su sollecitazione di alcuni amici Milanesi e Capuani su Grazzanise e le tradizioni religiose dei “Mazzoni”.
Infine Izzo tiene a esprimere un ringraziamento a don Giuseppe Lauritano, don Gianni Branco, al gruppo del Ricordo e agli altri amici che hanno letto il testo in fieri o gli sono stati vicini con il loro incoraggiamento ed entusiasmo.

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