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Bilancio di un anno

mercoledì 30 dicembre 2009, di redazione


Un altro anno sta per finire insieme agli anni zero del nuovo secolo e del nuovo millennio.
Sembrano di ieri i festeggiamenti per la chiusura dell’anno 2000 e ne sono passati altri dieci, pieni di brutte notizie, come sempre, guerre, carestie, crisi economica, disoccupazione, terrorismo.
Il duemilanove grazzanisano si chiude sulle note del Concerto di Natale, organizzato dalla Tre Grazie, e nell’attesa delle elezioni comunali.
Sfogliamo l’album dei ricordi per cercarvi i fatti notevoli che hanno interessato il nostro paese. Ci aiutiamo anche con una veloce navigazione tra le pagine del nostro portale.

Prima di tutto troviamo le celebrazioni per il 50° di sacerdozio di Don Giuseppe Lauritano. Assieme alle due edizioni del Presepe vivente organizzate dalle due parrocchie è l’unica notizia che riguarda la Chiesa locale.
Un aspetto importante della vita collettiva sono state le manifestazioni per la legalità organizzate, soprattutto nella prima parte dell’anno, dall’associazione Libera, che ha inaugurato la propria sede a Grazzanise, e dalla Scuola Media. Ricordiamo la Fiaccola della Memoria, la visita dell’allora col. Burgio, il Giorno del Ricordo e altre iniziative incentrate sull’educazione alla legalità e la lotta alla criminalità.
La scuola è stata la fucina, l’occasione e il luogo di tante manifestazioni. Ed è il caso, quindi, di ricordare la D.S. Prof.sa Itala Sterpetti che è stata l’anima di tante celebrazioni e che ha lasciato il servizio proprio nel corso del 2009.

Lo sviluppo della legalità ci porta naturalmente a parlare delle attività culturali, in primo luogo le iniziative dell’Associazione Tre Grazie (ricordiamo, ad esempio, la Lectura Dantis , la mostra delle foto d’epoca e la pubblicazione del relativo Catalogo) e il concorso del Forum dei Giovani (Grazzanise in un clic).
Ricordiamo, inoltre, le mostre di Giovanni Izzo, Giovanni Leuci e Salvatore Nardelli e la pubblicazione del primo romanzo di Giuseppe Tallino.

Purtroppo il 2009 è stato anche funestato da eventi drammatici, come la morte per incidenti di Anna Maria Parente e di Martino Carlino. E ancora la scomparsa per scelta di Luigi Luongo o quella violenta di Angelo Parente o altri fatti di sangue che hanno interessato fra gli altri Modestino Minutolo.

La cronaca nera ha fatto registrare pure atti vandalici ai danni della Scuola Media che hanno molto colpito l’opinione pubblica soprattutto per le scritte inneggianti alla camorra.
Ma si sono registrate anche manifestazioni di solidarietà per gli abitanti dell’Abruzzo colpiti dal terremoto. Notevole è stata la raccolta organizzata da padre Francesco Monticelli a cui la cittadinanza ha risposto con grande generosità. Ma significativa, pur con un risultato meno eclatante, è stata anche la raccolta organizzata congiuntamente dal PD e dal PDL.

Due fatti hanno visto la pressione vittoriosa della gente. Innanzitutto è andata a buon fine l’azione promossa dalla Tre Grazie sugli autovelox (un convegno molto animato e una riuscita raccolta di firme). Certo non si può dire che da queste iniziative locali sia partita l’inchiesta che ha portato al sequestro delle apparecchiature e all’aumento della velocità minima sulle strade del comprensorio ma è pur vero che la pressione dell’opinione pubblica è stata importante.
La stessa opinione pubblica che ha costretto la società che gestisce l’appalto delle lampade votive nel cimitero a fare marcia indietro dopo l’ingiustificato aumento dei prezzi.

Non c’è stata invece la giusta reazione di fronte al rischio, paventato prima, e all’effettiva chiusura, poi, della guardia medica e del poliambulatorio di via C. Battisti, complice l’assenza totale e continuativa delle forze politiche. Questo è un punto molto dolente per la collettività e il fatto di non aver cercato un minimo di condivisione rappresenta una vergogna per l’intero paese. Non c’è nessuno di noi che possa distinguere la propria posizione da quella degli altri. Tutti abbiamo la nostra parte di colpa, ma prima di tutto la Politica ha mancato in pieno il suo compito che è quello di farsi interprete delle esigenze della gente e di organizzare le giuste richieste in modo ordinato e pacifico.

Ma qui tocchiamo un altro punto delicato. La classe politica è giudicata da molti inadeguata. Essa appare intenta unicamente a cercare visibilità sulla stampa. Al momento opportuno saprà parlare agli istinti della gente ma oggi appare defilata sui grandi problemi che ci attendono. La stessa marcia di avvicinamento alle elezioni di primavera la dice lunga sullo stato comatoso dei partiti politici, le cui sezioni o esistono sulla carta o rappresentano delle posizioni minoritarie, mentre il resto dei cittadini guarda alla politica con disgusto o noncuranza o con rassegnata sufficienza. A circa tre mesi dalle elezioni nulla è ancora deciso per quanto riguarda i contendenti, ci sono più scricchiolii che certezze. Malgrado il rullo dei tamburi estivi, i proclami bellicosi, le chiamate alle armi, alcuni propositi si sono squagliati come neve al sole e altri rischiano di fare la stessa fine. Il silenzio regna sovrano, un silenzio di indecisione e di paura circa l’esito della contesa.

Una politica che non riesce a trovare nemmeno a livello istituzionale un minimo di concordia se è vero che in due occasioni importanti come l’inaugurazione della nuova casa Comunale e il Convegno sulla Valorizzazione del Territorio hanno visto assenti i partiti, non invitati.

Ma è cronaca di questi giorni, gli ultimi dell’anno, e non è una buona premessa per l’anno che sta per cominciare.

Auguri a tutti

frates

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