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Cose di stampa

martedì 12 marzo 2013, di redazione


Accade spesso di incontrare l’uso della parola “esclusiva” in vari campi che vanno dal commercio (vendere un prodotto in esclusiva, avere una licenza esclusiva) all’informazione (intervista in esclusiva, evento sportivo in esclusiva).
Per il vocabolario Treccani l’aggettivo esclusivo [dal lat. mediev. exclusivus, der. di excludĕre «escludere»] significa “Che tende a escludere o ha forza di escludere: clausola e.; diritto e., che compete a una sola persona o ente, escludendo tutti gli altri dall’esercizio del diritto medesimo; modello e., lo stesso che modello in esclusiva. Riferito a persona, che afferma o giudica troppo recisamente, ritenendo buone soltanto le opinioni proprie e fallaci quelle altrui: non si può ragionare con lui, è troppo esclusivo”.

Qui ci soffermiamo sulla parte relativa al diritto esclusivo in campo giornalistico. Nel glossario dei piccoli giornalisti si può leggere:
Esclusiva: Informazione pubblicata da un giornale, attinta da una fonte che si è impegnata a non passare la stessa a un’altra testata.
Non c’è bisogno di avere una grande preparazione giuridica per capire il concetto. L’esclusiva presuppone dunque che la fonte della notizia agisca in senso unidirezionale. Io, proprietario della notizia, la cedo a te e non ad altri, in modo che tu solo possa godere del diritto di diffonderla. Ne hai il monopolio. Puoi farne uno scoop, magari dietro compenso o per ‘gentile concessione’.
Ne deriva che l’esclusiva cade, non esiste, quando una fonte dà la notizia a beneficio di tutti, erga omnes. Chi la apprende e a sua volta la divulga non può accampare alcun diritto di esclusiva. E’ il caso di un comunicato diramato da un ente pubblico, una organizzazione, una istituzione, ecc. le quali hanno interesse a informare la totalità dei cittadini. Un comunicato o una notizia ‘ufficiale’ proveniente da una fonte ufficiale li pubblico come tutti gli altri organi di informazione. Viceversa pubblico ‘in esclusiva’ una notizia carpita personalmente, frutto della mia capacità o della disponibilità di fonti amichevoli. Invece succede che si utilizza il termine ‘esclusiva’ con una certa disinvoltura, forse per dare più enfasi alla notizia stessa, pur essendo magari arrivati secondi.

frates

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