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La Piccola Libreria 80mq presenta: "A teatro con Pierluigi Tortora"

Eventi nella Cattedrale romanica di San Casto, Calvi Risorta (CE)

giovedì 30 giugno 2011, di redazione



Calvi R. - Per gli amanti del teatro prodotto dalle nostre terre, frutto del ricordo e della memoria, ma anche dello studio e della ricerca, due giorni in compagnia dell’attore e regista dai natali casertani Pierluigi Tortora, nella suggestiva e affascinante cornice della cattedrale di San Casto di Calvi Risorta (CE).

Caratteristica dei lavori di Tortora è lo stretto connubio che riesce a creare tra tradizione e avanguardia, creando così uno spettacolo teatrale per certi versi "classico" ma che guarda costantemente di tempi che corrono.

 

 

Di seguito maggiori dettagli sui due appuntamenti:

Domenica 10 luglio: Giuseppina, una donna del sud!

Un monologo teatrale in cui l’autore veste i panni della nonna Giuseppina, da tutti chiamata affettuosamente "Peppenella". Attraverso il suo ricordo e la sua trasposizione scenica emerge un racconto ricco di personaggi, archetipici della tradizione sociologica meridionale che affollano episodi lieti, dolorosi, farseschi, e viene a delinearsi, al contempo, il carattere di una donna forte ma anche tenera, moglie devota e madre affettuosa, che ha vissuto a pieno quasi tutto il XX secolo. La storia che Tortora mette in scena è una cronaca dal passato mentre tutto intorno il mondo cambia: il suo rapporto con il progresso, con gli uomini è contrastato e il microcosmo di Giuseppina diventa macro, il suo piccolo mondo si dilata e non può fare a meno di fare i conti con la realtà che ora la circonda. I tempi cambiano ma lo stupore degli uomini resta lo stesso.

Domenica 31 Luglio: Da Pirandello al varietà

Tortora, insieme a Brunella Spina, prende le mosse dall’atto unico che Pirandello scrisse nel 1923, agli albori del ventennio fascista, "L’uomo dal fiore in bocca" in cui il drammaturgo siciliano riusciva magistralmente ad evidenziare i suoi concetti chiave quali l’incomunicabilità e la relatività della realtà per schizzare un ritratto del teatro, arte dalle molteplici sfaccettature che vanno dal dramma borghese agli spettacoli di varietà dei fratelli Maggio e dei De Rege. Così come teorizzava Pirandello allora, ossia che l’umorismo fosse una nuova visione della vita misto di comico e tragico, un sorriso amaro mediato dalla fase riflessiva, anche qui Tortora miscela comico e drammatico per offrire agli spettatori la vera essenza della grande arte teatrale che non è fine a sé stessa ma, forgiata a partire dalla realtà, aiuta a vederla con occhi diversi.

Fedeli alla nostra convinzione che la cultura debba essere alla portata dell’intera comunità, il prezzo d’ingresso sarà di soli 3 per ogni singolo appuntamento e di 5 per l’abbonamento ad entrambe le serate.

Co. Sta.

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