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lunedì 19 agosto 2019, di redazione
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Mi si perdonerà se mi soffermo un momento su una persona che oggi ci ha lasciato. Non era una autorità, non rivestiva incarichi di sorta ma era un amico. Si chiamava Giovambattista Raimondo e da tutti era conosciuto col soprannome di ‘Tekel’, acquisito quando, tanti anni sono ormai trascorsi, parlando di calciò citò il famoso intervento rude ma corretto che va sotto il nome gergale di Takle.
La sua notorietà risale agli anni ‘70 quando fece parte del gruppo dirigente dell’US Grazzanise con l’incarico di cassiere, perennemente braccato dai giocatori che chiedevano qualche spicciolo a “Zi’ Giuvanne”.
Persona socievole ma anche riservata, con alto senso del dovere e con sani principi, con forte spirito collaborativo che lo induceva ad accollarsi le mansioni più umili, Giovanni “Tekel” ha sempre mostrato umanità e sollecitudine. Non l’ho mai visto alterarsi in una discussione, ad uscirsene in espressioni volgari, al contrario sempre interessato alle iniziative che si sviluppavano nel paese, come l’Ass. Cult. Tre Grazie di cui fu socio e attento partecipante fin dalla prima ora.
Oggi, dopo lunga malattia, se ne va in silenzio, come suo costume. Il suo ricordo scalderà a lungo, senza dubbio, i cuori degli amici che sono rimasti.
frates