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Il ponte sul Volturno intitolato all’Unità d’Italia

sabato 28 maggio 2011, di redazione


Grazzanise - Chi da oggi si troverà a passare sul ponte che attraversa il Volturno tra Grazzanise e Brezza troverà una novità, la presenza di una serie di faretti sui due parapetti laterali e una targa alle due entrate che riporta il nome della struttura: "Ponte Unità d’Italia". Si, perché da oggi il ponte ha il suo nome, in linea con la ventata di patriottismo suscitata dalle celebrazioni dei 150 anni dell’unità nazionale.

La cerimonia di intitolazione con lo scoprimento della targa si è tenuta nella mattinata di oggi 28 maggio 2011 e ha visto la presenza di autorità civili, militari e religiose, delle rappresentanze di tutti gli ordini scolastici, di organizzazioni associative e di tanti cittadini.

"Il ponte rappresenta un simbolo di unione", come ha detto il giovane sindaco di Grazzanise, Pietro Parente, e insiste su un fiume che nel corso della storia ha visto innumerevoli fatti d’arme svolgersi sulle sue rive.

Proprio l’unità d’Italia ebbe il suo suggello sul Volturno con la sanguinosa battaglia finale tra l’esercito borbonico e le forze garibaldine.

Da oggi quest’unità è scritta sulla targa ma Dio sa quanto sia ancora necessaria e al momento tutt’altro che perseguita nella nostra Nazione e nel nostro paese. L’assenza dei consiglieri di minoranza dalla cerimonia (è stata detta un’inesattezza, non sappiamo quanto involontaria, quando è stato affermato che erano presenti "tutti i consiglieri comunali") la dice lunga sul clima che si respira a Grazzanise, al di là della retorica che fatalmente prende il sopravvento in questo tipo di manifestazioni.

I consiglieri di minoranza, infatti, hanno restituito al mittente gli inviti ricevuti per l’occasione perché non vogliono ostentare una concordia di facciata che in realtà non esiste.

Essi rimproverano all’Amministrazione comportamenti che non hanno nulla a che fare con l’unità di intenti che, al di là della dialettica politica, dovrebbe guidare tutti i rappresentanti del popolo. La questione degli scrutatori per il prossimo referendum viene additata come l’ennesimo episodio di esclusione e di discordia.

In conclusione, tra le parole e i fatti ce ne corre... e questo non va bene per la nostra cittadina.

frates

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