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15 MARZO, SI ALL’EUROPA, UNA BANDIERA SU OGNI BALCONE!

lunedì 3 marzo 2025, di redazione


Roma o morte!”, si dice che esclamò Giuseppe Garibaldi nel corso della spedizione dei Mille, a indicare l’obiettivo ultimo, il sogno di tutti i patrioti dell’800 . Oggi c’è un grido simile che echeggia nell’etere e si diffonde sui social: “Europa o morte”. Si, perché siamo a un altro tornante della storia, un tornante pericoloso in cui si avverte l’inconsistenza, l’inefficienza degli Stati nazionali di fronte alle sfide di oggi e, soprattutto, di domani e nel contempo si spera in una nuova realtà statuale più idonea ad affrontare tali sfide.
O si fa l’Europa o si è destinati a diventare colonia, peggio ancora, a soccombere. E allora, il sogno di Altiero Spinelli, concepito nel confino di Ventotene insieme ad altri condannati politici, per mettere insieme gli Stati e scongiurare altri drammi bellici, diventa ancora più attuale e improcrastinabile.
L’Europa oggi appare impotente, e lo dicono soprattutto quelli che contribuiscono a paralizzarla. Si accusa l’Europa di non fare questo o quello, con una ipocrisia spaventosa. Intanto, grazie al MEC, alla CECA, alla CEE e poi all’Unione Europea, abbiamo goduto di 80 anni di pace e di un certo benessere, possiamo spostarci da un paese all’altro, abbiamo fatto fronte comune alla pandemia, approfittiamo del PNRR, ecc. ecc. Quelli stessi che accusano Bruxelles di immobilismo sono restii a darle i poteri necessari, anzi sono fautori di un’Europa delle patrie e tutti sappiamo dove ha portato il nazionalismo.
Non si può accusare qualcosa che non c’è! La Commissione non è un vero governo, i suoi componenti sono designati dai governi nazionali, il diritto di veto paralizza ogni decisione importante, si è arrivati al punto che ogni Governo imputa all’UE le proprie inefficienze, alcuni sparlano dell’Europa un giorno si e anche l’altro salvo poi a usufruire di fondi e sovvenzioni comunitarie.

Allora? L’unica strada da percorrere è quella che porta a un governo federale che possa occuparsi dei problemi dell’insieme dei paesi (vedi politica estera, difesa, rappresentanza, ecc.) e affrontare con superiore autorevolezza le crisi internazionali, proponendosi come attivo fautore di pace.
E’ un obiettivo da sempre dei federalisti europei. Essi pensano che oggi è necessario sostenere e sviluppare questo processo di consapevolezza da parte di tutti i cittadini, di qualsiasi tendenza politica.
C’è bisogno di uno scatto, cosa che è avvenuta in queste ultime ore dopo la proposta del giornalista Michele Serra intitolata “Una piazza per l’Europa”.
L’appello sta ricevendo adesioni da ogni parte, partiti, associazioni, organizzazioni, Comuni, semplici cittadini, tanto che è stata fissata una grande manifestazione il 15 maggio a Roma. Non è tutto, altre città si stanno adoperando per organizzare nella stessa data analoghe iniziative. Si sta verificando un’ondata di adesioni da tutta Italia.
In questo momento di coinvolgimento emotivo generale ci sentiamo di invitare i nostri concittadini a dare un segno di partecipazione in un modo molto semplice, esponendo la bandiera blu con le dodici stelle nella giornata del 15 marzo, per dire basta a questo stato di cose e stimolare i rappresentanti politici ad attivarsi per intraprendere la strada dell’unione federale. Un piccolo segnale per dimostrare che anche noi ci siamo e aderiamo convinti alla manifestazione “Una piazza per l’Europa”.
Tuttavia non siamo così ingenui da credere che basti questo semplice, per quanto accorato, appello per coinvolgere i nostri concittadini. Perciò ci permettiamo di rivolgerci al Sindaco e all’Amministrazione tutta perché sostengano con la loro sensibilità e la loro autorevolezza questa iniziativa, dichiarando in modo ufficiale l’adesione del Comune e invitando la popolazione a imbandierare i balconi, magari (ma forse è troppo?) distribuendo a chi ne fosse sprovvisto la bandiera dell’Unione.

frates

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