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Una nuova iniziativa dell’Associazione Tre Grazie

L’attività della Croce Rossa al centro di un interessante incontro

mercoledì 10 marzo 2010, di redazione


GRAZZANISE - Oggi pomeriggio ha avuto luogo il previsto incontro che l’Associazione Tre Grazie aveva organizzato con la Croce Rossa sul tema "L’INTERVENTO UMANITARIO NEI CONFLITTI ARMATI" Sono interventuti il Col. Claudio Milone, il cap. Francesco Catapano, la S.lla Maria Cristina Grande.

Dopo le presentazioni del Coordinatore della Tre Grazie, prof. M. Petrella, ha preso la parola il col. Milone, consulente giuridico della CRI, il quale ha illustrato l’impianto normativo entro il quale si muove l’assistenza in teatri di operazioni. Egli ha precisato quali sono i compiti del consigliere giuridico: relazioni tecnico-disciplinari, aspetti personali, inchieste disciplinari, trattando poi del Cobar, dell’attività legale in operazioni di pace, come risarcimenti, impiego di personale locale in qualità di interpreti, aspetti infrastrutturali, ecc. L’intervento ha avuto frequenti agganci ad esperienze dirette vissute in varie zone del Medio Oriente.

Il cap. Francesco Catapano, Istruttore di Diritto Umanitario Internazionale ha, da parte sua, fatto un excursus puntuale e preciso della storia della Croce Rossa, a cominciare dalla creazione del primo comitato nel 1864, proseguendo per più di un secolo di storia in cui i volontari italiani sono stati presenti in tutti i fatti d’arme e nelle sciagure che hanno interessato la nostra nazione. Ha ricordato l’antesignano della Croce Rossa, Henry Dunant, il quale dopo aver assistito agli orrori della battaglia di Solferino si impegnò a smuovere le coscienze di governanti, personaggi pubblici e cittadini al fine di creare un corpo di infermieri volontari. Nel 1864, come si è detto, nacque l’organizzazione che ha come simbolo una croce rossa in campo bianco. In tempi più recenti a questo simbolo è stata affiancata la mezzaluna rossa e infine un rombo.

L’oratore ha anche illustrato le tappe che hanno modificato e migliorato il cammino dell’organizzazione, dalla convenzione di Ginevra, a quella dell’Aia, a quella di Ottawa, per rendere sempre più efficace l’intervento dei volontari che oggi si trovano a confrontarsi con le mutate tipologie di conflitto che vedono sempre più implicati come attori e come vittime i civili, non senza rimarcare il principio secondo il quale il soccorso va portato a tutti a prescindere dallo schieramento a cui si appartiene.

Molto toccante è stato l’intervento della S.lla Maria Cristina Grande, Vice Ispettrice II.VV.CRI, Responsabile Emergenza, che ha parlato della sua esperienza a contatto con la sofferenza a Bagdad. Con l’ausilio di un ricco corredo di immagini, ha descritto i luoghi di intervento, i momenti più dolorosi, il disagio, la sofferenza, il dolore, soprattutto quando si trattava di bambini. Ma tutto il sorriso e la riconoscenza dei feriti e l’abbraccio dei bambini era la gratificazione più grande per tutti quelli che si adoperavano per portare sollievo e aiuto. La crocerossina ha anche sottolineato la grande stima verso gli operatori italiani da parte del personale locale che ha avuto un momento alto quando tutti hanno espresso le condoglianze per i morti di Nassiriya.

La serie degli interventi è stata chiusa dalla S.lla Giovanna Iannaccone che è anche docente della locale Scuola Media, la quale ha ricordato altre iniziative svolte in passato proprio a Grazzanise e ha espresso l’augurio che si possa formare un nucleo di volontari visto che nel Basso Volturno non ci sono strutture sanitarie.
Erano presenti all’incontro odierno un numeroso gruppo di crocerossine, esponenti politici locali e un bel po’ di cittadini.

frates

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