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La commissione regionale di garanzia Pd riporta la situazione a prima della elezione di Ciliento
venerdì 12 dicembre 2014, di Peppe Florio
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GRAZZANISE – La commissione regionale di garanzia del Partito democratico accoglie il ricorso e annulla il congresso che lo scorso 31
maggio ha visto l’inizio della segreteria di Rosario Ciliento e la fine del mandato di Teresa Cerchiello, riportando, di fatto, le cose allo stato del 30 maggio, quando la Cerchiello era ancora coordinatrice del locale circolo “Jotti”.
A far annullare il congresso di maggio scorso, fortemente voluto anche dal segretario provinciale Raffaele Vitale la cui stella non sembra più brillare
come allora, è stato un punto che è stato al centro delle cronache già da quando il gruppo di Ciliento presentò la mozione di sfiducia che, nei fatti, ha condotto poi a quel congresso. Il documento, infatti, doveva essere presentato e discusso prima dal direttivo locale: passaggio che è stato aggirato, facendolo pervenire direttamente in federazione provinciale da dove, con il nulla osta della commissione provinciale di garanzia, partì la convocazione. La mozione di sfiducia, in ogni caso, potrà essere presentata di nuovo da Ciliento e dai suoi ora che siedono all’opposizione, ma questa volta passando prima per il circolo, alla presenza di una delegazione regionale.
La sentenza della commissione, che, dopo una lunga serie di rinvii a causa dei quali è stato chiesto anche l’intervento della segretaria regionale Assunta Tartaglione, ha finalmente deliberato, mette almeno un punto in una situazione di instabilità che dura mesi - da ben prima del 31 maggio - e che ha solo nociuto in credibilità al circolo. Questa sentenza, tuttavia, di certo non placa discordie e dissapori (ma, anzi, al limite li accentua), discordie che toccherà ai vari attori in gioco portare sul tavolo della discussione alla ricerca di una soluzione.
Peppe Florio