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sabato 10 aprile 2010, di redazione
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GRAZZANISE - Nei giorni scorsi era corsa voce di un alterco tra l’ex sindaco Enrico Parente ed agenti della Polizia Municipale. Nei capannelli non si parlava d’altro anche se il sentito dire non trovava riscontri certi né sulla identità dei protagonisti né sul contenuto e sulle modalità della discussione. Oggi le voci trovano conferma in un comunicato diffuso dall’agente di P.M. Giuseppe Florio a seguito di una manifestazione politica della lista La Svolta tenuta ieri 9 Aprile a Brezza.
Questo il testo del comunicato:
In merito alle menzogne, volgari e calunniose dette dal consigliere Parente Enrico, in un pubblico comizio, sul conto della Polizia Municipale del Comune di Grazzanise ed in modo particolare sulla mia persona, al solo scopo di difendere la onorabilità mia e dei miei colleghi, fornisco la versione dei fatti, così come effettivamente si sono svolti.
Il primo aprile scorso, verso l’una, alla fine dal servizio esterno, mentre mi accingevo a rientrare negli uffici del Comando, c’era il sign. PARENTE Enrico, consigliere comunale, fermo sulle scale d’ingresso del Municipio.
Il Parente, improvvisamente, rivolgendosi direttamente al sottoscritto, con voce alta, esclamava al mio indirizzo, con linguaggio dialettale: "mo non rir chiù" ed iniziava ad avvicinarsi con modo minaccioso verso la mia persona. Al che chiedevo che cosa stesse dicendo e che cosa volesse. Il Consigliere Parente, continuando ad avvicinarsi, sempre con fare minaccioso ed aggressivo, continuava col dire che ero un porco, "un uomo di merda e che me l’avrebbe fatta pagare."
Il sottoscritto insisteva nel chiedere al sign. Parente che cosa volesse e a che cosa si riferisse.
Il Parente continuava sempre, con fare minaccioso, a dire che ero "nu ittat" e che ero fortunato che non c’eravamo mai incontrati fuori da Grazzanise e che se avevo il coraggio ci dovevamo vedere fuori dal paese perché mi avrebbe fatto vedere chi era lui e di che cosa era capace.
Facevo presente al Parente che non eravamo nel "Far West" e che non avevo nulla da fare con lui fuori Grazzanise. Il Parente continuava ossessivamente a ripetere le sue minacce e che ero "un uomo di merda" e che me l’avrebbe fatta pagare ora che non era più sindaco. A questo punto il consigliere si avvicinava alla mia persona, tanto da cercare il contatto fisico, sfiorandomi con il suo corpo. Al che facevo un passo indietro, invitando il Parente a stare a distanza, ma lo stesso continuava nel suo intendimento.
Il Parente, dopo che il sottoscritto aveva chiesto l’intervento del collega in servizio, repentinamente ritornava sui suoi passi e si recava al primo piano degli uffici comunali.
Lo scrivente seguiva il Parente, insistendo nel chiedere a che titolo e a che proposito stesse profferendo tali minacce ed ingiurie e di ripetere quanto prima affermato anche alla presenza dei colleghi Di Nardo e Caianiello, intervenuti sul posto. Il Parente, a ciò si rifugiava nella stanza del Sindaco, e, sempre con fare minaccioso, mi invitava ad entrare, se avessi avuto il coraggio di farlo.
Di li a poco usciva dalla propria stanza il Sindaco di Grazzanise, ed il consigliere Parente esclamava: "QUESTI SONO MIEI NEMICI E LO SARANNO SEMPRE E GLIELA FARO’ PAGARE E SARANNO ANCHE TUOI NEMICI, LI DEVI COMANDARE" "QUESTI MI HANNO DENUNCIATO E LO FARANNO ANCHE CON TE".
Il Parente, sempre con toni esagitati, ripeteva più volte, all’indirizzo mio e dei colleghi presenti, che ci avrebbe controllato lui personalmente e che se non facevamo il nostro dovere ci avrebbe denunciati.
Personalmente, non sono in grado di dare una spiegazione al comportamento del consigliere Parente.
E’ destituita di ogni fondamento, essendo una pubblica menzogna, la spiegazione data dall’ex sindaco di Grazzanise nel comizio tenuto in Brezza il 9 aprile, secondo la quale lo scontro sarebbe iniziato a causa di un suo richiamo, fatto alla mia persona, per un fantasioso disordine della mia divisa.
Lascio a tutti i cittadini di Grazzanise, che ogni giorno possono osservare il sottoscritto ed i miei colleghi, dare un giudizio sulla impeccabile tenuta della divisa dei Vigili di Grazzanise.
Florio Giuseppe