19 maggio 2014, di redazione
Si prova un sottile piacere mentre si scrive un racconto, mentre la storia che stiamo costruendo si sviluppa, un piacere che volge alla tristezza nel momento della conclusione della storia stessa. E’ questo il concetto che Giambattista Bergamaschi prende in prestito da Umberto Eco per presentare la sua ultima opera, “Stanze”, e lo fa in “itinere”, quasi mettendoci a parte della sua esperienza. Egli non sa se il racconto che sta scrivendo rimarrà nel cassetto, perpetuando il piacere di cui sopra (...)