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14 luglio 2011, di redazione
Grazzanise - Correvano i peggiori anni del secolo scorso e della Prima Repubblica. Si mise mano a un’opera da tutti ritenuta inutile ed estranea alle caratteristiche sociali ed economiche del nostro paese: l’asilo nido. Roba da città, da tessuto industriale a forte manodopera femminile, lontana da una organizzazione familiare che vedeva ancora, dalle nostre parti, la donna direttamente impegnata nella cura dei figli e nella famiglia un efficacissimo sostituto dello Stato. Un’opera mai andata (...)