| Grazzanise oggi | Numeri utili | I nostri Caduti | Ris. elettorali | Trasporti | Differenziata | Meteo |
mercoledì 22 novembre 2017
Quando la tecnologia si mette al servizio della salute il risultato è innovazione, sicurezza, efficienza e risparmio. Questo è precisamente ciò che sta avvenendo nel trattamento del carcinoma mammario e del linfoma non-Hodgkin, patologie largamente diffuse e ad alto impatto sociale che hanno visto cambiare la loro storia grazie all’avvento di innovazioni terapeutiche come gli anticorpi monoclonali, che attraverso le nuove tecnologie di somministrazione sottocute sono oggi ancora più a misura di paziente.
Da uno studio ALTEMS, Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari, Università Cattolica Sacro Cuore di Roma, emergono chiari benefici dall’utilizzo della tecnologia sottocute “patient friendly”: riduzione dei tempi di somministrazione da 90 a 5 minuti e dei tempi di attesa in ospedale del 34%, ridotta del 50% la permanenza nel day-hospital, migliore qualità di vita per il paziente, minore impatto sul caregiver.
Risparmiati oltre 60 milioni di euro in costi sociali e ridotti i costi organizzativi e sanitari.