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martedì 15 settembre 2015, di redazione
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In questi primi giorni di scuola fioccano per ogni dove indirizzi di augurio da parte di Amministratori. C’è chi si attiene a semplicità e sobrietà e chi si lascia andare a sproloqui interminabili per mostrare il proprio sapere e la propria competenza.
E passi anche questo, l’animo umano è naturalmente soggetto a ripiegarsi sul narcisismo.
Ma da qui a spacciare prodotti altrui per farina del proprio sacco ce ne corre. E’ offensivo per chi riceve, per chi “ammira” e per chi legge solo per informarsi.
E’ come chi sentendosi in dovere di mandare due righe di augurio per un compleanno o un matrimonio a una persona verso la quale non nutre particolare affetto, cerca inutilmente di scrivere una frase efficace e poi opta per una trovata nei tanti siti al riguardo.
Tutta questa introduzione per dire che cosa?
E’ accaduto che abbiamo ricevuto, e pubblicato, il testo di una lettera aperta che la presidente del Consiglio Comunale ha indirizzato al personale della scuola e agli studenti, lettera inoltrata non solo a grazzaniseonline ma anche ad altri siti e diffusa sui social dove ha ricevuto i complimenti di incauti fans.
Confessiamo che in un primo momento abbiamo apprezzato tale documento ma poi il linguaggio e il contenuto specifico, tipico di chi ha una lunga confidenza con la professione docente, ha fatto sorgere un dubbio, inducendoci a fare una veloce ricerca in Internet. Il Web offre molte opportunità ma a volte è anche una trappola per i troppo furbi.
Così abbiamo scoperto che la lettera ricalcava integralmente, tranne le due righe di cappello, la missiva che una dirigente scolastica ha indirizzato all’inizio dell’a. s. 2013/14 ai propri collaboratori e ai propri studenti. Nemmeno lo sforzo di rielaborarla. No, copia integrale, tranne la firma ovviamente.
Detto amichevolmente, non bastava fermarsi a quelle due righe iniziali anziché addentrarsi in un trattato di pedagogia che è pane quotidiano del personale della scuola? Sarebbe stato molto più efficace e, soprattutto, più serio.
frates