Il referendum è abrogativo quando è indetto al fine di deliberare circa l’abrogazione totale o parziale di una legge o di un atto avente forza di legge. Esso può essere richiesto da 500.000 elettori o 5 Consigli regionali.
Non possono essere sottoposte a referendum abrogativo leggi di bilancio, di amnistia e di indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali.
Lodo Alfano, legge elettorale e ora la riforma Gelmini: Walter Veltroni propone un altro referendum su cui i cittadini potrebbero essere chiamati a esprimersi nei prossimi due anni. Ma nell’ultimo caso c’è un problema: la riforma è legata alla finanziaria e la Costituzione vieta che possano essere sottoposte a referendum leggi tributarie e di bilancio. «Stiamo studiando con cura i quesiti - dice Veltroni - e cercheremo di abrogare la massima parte di questa legge ingiusta e iniqua». L’Udc, invece, non condivide: capiamo la protesta, afferma Pier Ferdinando Casini, ma diciamo no anche perché «se tutto va bene si voterà nel 2010» Intanto sulla legge elettorale, già completato l’iter della raccolta delle firme, il voto è slittato al 2009 per la concomitanza con le elezioni politiche anticipate. Due le proposte: attribuire un premio di maggioranza alla lista più votata e abrogare il listone bloccato dei candidati. Sul lodo Alfano, invece, l’Idv raccoglie le firme per abrogare lo scudo giudiziario per il premier e le altre alte cariche dello Stato. L’obiettivo: portare in Cassazione oltre 2 milioni di firme entro settembre 2009, scadenza prevista dalla legge per la consegna. In caso di successo, si voterà nel 2010
“….Ho avuto sempre fiducia (e quindi speranza) nell’avvenire; un avvenire prossimo o remoto, che si realizzi me vivente o quando le mie ossa riposeranno in un cimitero, non importa; perché ho sentito la vita politica come un dovere e il dovere dice speranza. Io credo nella provvidenza divina. Sono certo che la mia voce, anche se spenta, rimarrà ammonitrice per la moralità e per la libertà nella vita politica: una voce contro lo statalismo, contro la demagogia, contro il marzismo. Spero che i cattolici riprendano coraggio, senza bisogno di mutuare dai socialisti idee sociali ed etiche delle quali questi ultimi ignorano il valore, senza bisogno di cercare a sinistra alleati infidi né a destra collaboratori malevoli; ma curando di essere se stessi, affrontando le difficoltà che la vita stessa impone e soprattutto correggendo certi errori del recente passato che ne hanno alterato la linea….”
Luigi Sturzo
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