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martedì 6 novembre 2012, di redazione
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Da parte degli operatori ecologici grazzanisani si trascina da mesi uno "sciopero a scacchiera" che arreca il massimo danno alla controparte e minima perdita della retribuzione e che provoca in talune strade l’accumulo dei rifiuti solidi urbani per 10 giorni ed oltre.
Pur rientrando tale servizio in quelli "pubblici essenziali" il Consorzio Unico di Bacino delle provincie di NA e CE non ha adempiuto alle disposizioni di autoregolamentazione. In base alla normativa, avrebbe dovuto: 1) assicurare le prestazioni essenziali; 2) far conoscere almeno cinque giorni prima dell’inizio dell’astensione il numero dei dipendenti aderenti allo sciopero e la durata del medesimo; 3) dare comunicazione alla popolazione dei modi e dei tempi di erogazione del servizio.
Oramai in Italia il rispetto delle regole è un optional.
Dall’altra parte ci sono i dipendenti che non ricevono le spettanze da cinque mesi. Contesto veramente grave e vergognoso. Questo stato di cose è da addebitare ai Sindaci dei Comuni inadempienti verso il Consorzio. In quei Comuni e soltanto in quei Comuni il sindacato avrebbe dovuto dichiarare lo sciopero. In primo luogo per non far pagare a tutti l’inottemperanza di alcuni Sindaci e in secondo luogo per forzare in modo diretto le amministrazioni inadempienti.
La soluzione? Speriamo non sia Shourryya Ray.
lettera firmata