E’ dal 2000 che l’amico Camillo Ferrara va componendo le sue Cicuzze, versi satirici dialettali che prendono di mira la vita amministrativa e lo stato della città, declamate in occasione del Carnevale di Capua. La stessa manifestazione ultracentenaria è oggetto degli strali di quest’anno.
“Le mie Cicuzze – spiega l’autore -
sono l’ultimo baluardo a difesa della grande tradizione carnascialesca capuana che, purtroppo, ha bisogno di un netto e decisivo riscatto se non vuole morire come sono morte tante e tante antiche e belle tradizioni della mia Città. Bisogna riportare il popolo a personaggio principale della festa ed abolire quella che è, attualmente, solo una festa di piazza e non altro. E’ il popolo di Capua con la sua inventiva, con la sua pungente satira e con la sua fantasia che deve fare il Carnevale. Le orecchie di qualcuno sono dure a sentire ma adesso basta: o si torna alla tradizione vincente dei decenni passati o sarà guerra ad oltranza contro i conservatori di queste ultime edizioni che hanno, definitivamente, declassato una festa di popolo che era diventata nazionale. Nelle Cicuzze 2018 c’è anche questo!”.
Come l’anno scorso anche quest’anno Ferrara offre gentilmente in lettura agli amici di grazzaniseonline il suo lavoro che è possibile scaricare da
qui o dalla rubrica
Quaderni. Lo ringraziamo a nome di tutti.