Addio a Don Giuseppe Centore

Apprendiamo con vivo dispiacere la scomparsa di Mons. Giuseppe Centore (1932-2023), teologo, poeta, saggista, traduttore. Una delle massime figure culturali della città di Capua, impostosi all’attenzione nazionale per le sue innumerevoli raccolte poetiche di ispirazione religiosa e i suoi saggi.
Inoltre, ha tradotto Il cimitero marino, di P. Valéry, Il cantico dei cantici e le poesie di S. Giovanni della Croce. A sua volta è stato tradotto in francese, in inglese e in tedesco.

Adolfo Villani, Sindaco di Capua ha dichiarato: “Numerose e preziose le sue ricerche sulla storia di Capua. La nostra città perde un intellettuale e uno studioso di altissimo spessore”.
Il Presidente, il Consiglio di Amm.ne e l’intera Assemblea DELL’ARCICONFRATERNITA di MARIA SANTISSIMA DELLE GRAZIE, VULGO SANTELLA, partecipa, al dolore della Famiglia CENTORE per la gravissima dipartita del Canonico, MONS. Prof. Giuseppe Centore, che dedico’ l’intera sua vita a DIO, alla FAMIGLIA e alla CITTA’ CAPUA che, con i suoi memorabili scritti, poesie e relazioni storiche, porto’ alla ribalta nazionale ed internazionale.
Un vero e grande difensore e conoscitore dell’immensa storia della sua diletta Citta’ di Capua che amò e onorò fino alla morte.

Nel nostro paese è ricordato per essere stato ospite di alcune manifestazioni.
In questo triste giorno ci piace ricordarlo con una sua poesia tratta dalla raccolta Per conto di un altro.

Sopra un’amaca rorida di stelle

Poiché sei Tu la via verso me stesso
Poiché mi stimi al prezzo del tuo sangue
Con passo innamorato mi protendo
Verso l’intimità della tua luce
da dove giubilando vedo come
Il tempo ti verdeggia nelle vene
Fino all’estreme rive della vita
E il cielo nei tuoi occhi è un alfabeto
Una rosa dei venti che sospira
Nel lampo lacerante di un topazio
Rifrangere per mille il tuo sorriso.
Cullato dai tuoi soffici pensieri
Nel cuore di ques’Eden ti domando:
Non svanisca il mio giorno inadempiuto
E taccia nel tuo sguardo il mio anelare