6 novembre 2012 19:50
Parole, parole, parole, soltanto parole. I fatti sono stati già fatti, quando politici nostrani, vicini e poco lontani, sgomitavano per prendere una carica al Consorzio Rifiuti, andavano dal potente di turno (Cosentino?) per farsi perorare la causa. Il fine era sempre lo stesso: procurarsi consenso politico personale. E allora vai con assunzioni a raffica, costituzione di società fasulle per la vigilanza, vai a promettere posti e promozioni facili (leggi voto di scambio).
I risultati? non c’è bisogno di elencarli, sono sotto gli occhi di tutti. E chi paga? Ovviamente il cittadino, al quale (...)